Il gatto Tatewaki, nero con le zampe posteriori bianche, è nato a Colle Mozzo nel Luglio del 1996, proprio quando ero appena tornato da Dresden. E' stato trovato da mia madre e da mia zia all'inizio di Settembre 1996, bagnato fradicio e reduce da un temporale di tre giorni.

Il micio si accattivò al volo le simpatie dei miei parenti, muovendoli a compassione: lasciatolo lì una prima volta, tornarono a prenderlo qualche giorno dopo. Tutto ciò avvenne all'insaputa di mio padre, a cui non piace tenere animali in casa.

Tatewaki, che aveva capito chi era il nemico, decise che era giunto il momento di imporre la sua presenza, appropriandosi con la minzione degli oggetti di mio padre quali valigie, buste, camera da letto, posto letto. Sorse così il problema se lasciare al micio la possibilità di proliferare: capita la gravità della situazione, Waki cambiò strategia, e scelse la prostituzione. Da allora ogni volta che mio padre rientra a casa il gatto si avvicina al tappeto e si fa accarezzare da lui.

Nell'Aprile 1998 mio padre si trovava a Viareggio da un collega. La bellissima gatta persiana di questi stava partorendo, e mio padre ha assistito la nascita di 8 gattini. Il declino senile ha compiuto l'opera: innamoratosi della micia mamma decise che avrebbe adottato una gattina dopo due mesi, una volta svezzata.

Ed ecco Kaori, che una volta arrivata a casa a Giugno 1998 si è subito impossessata del territorio senza dimostrare alcun problema di ambientamento. Tatewaki ha impiegato un po' per capire cos'era un altro gatto, ma dopo svariati tentativi di violenza carnale ha accettato Kaori. Le ha fatto fare subito cinque gattini, di cui quattro con le zampe posteriori bianche e una tutta grigia e rossa. L'unico maschio, Ughetto, è il clone di Tatewaki ed è stato adottato dalla mia Maria Grazia.