La Dimora del Major
 


Parliamo di me
Mi presento
Maria Grazia
Il Pompiere
I miei gatti
Il parquet
Lettera per Ophelia
Album Fotografico
  A.V.V.A.

A.V.V.A. 1.
Imboscato 2.
Abbandonato 3.
Furiere 4.
Reattivo 5.
Trasferito 6.
Apprendista 7.
Consapevole 8.
Tenace 9.
Maestro 10.
Osservatore 11.
Latitante 12.


Il Major Pompiere
 

     Alle 11 del mattino del primo Dicembre 1998 ero ancora incosciente di quello che mi sarebbe successo di lì a qualche ora: una settimana di reclusione coatta alle Scuole, dura non perché faticosa, ma a causa della mancanza di comunicazione. Scoprire per sentito dire che le adunate erano obbligatorie, trascorrere ore senza niente da fare e senza sapere dove andare. Si sapeva soltanto dov'era la sala mensa e che alle 22:45 bisognava andare a dormire.

     Fu Marco Mazzini la prima persona con cui parlai: un operaio dei monti emiliani. Ci trovammo poi in stanza assieme. Dormivano con noi pure Dino Milani, un commerciante di L'Aquila; Luca Massaccesi, un orafo di Porto Recanati, e altri dodici disgraziati.

     Non ci vestirono prima di dieci giorni, nei quali nessuno ci aveva spiegato che cosa stessimo facendo. Così io studiavo quell'esame di latino che mi ha fatto tanto penare, e nella saletta di lettura del parroco conobbi Mauro Mastropasqua, un altro vecchio come me a cui lo stato aveva giocato un brutto tiro. Studiava legge, e lui come me aveva problemi di concentrazione e determinazione a concludere gli studi. Ne nacque un rapporto di solidarietà, mi sembrava di essere tornato nelle sale delle biblioteche universitarie, sentivo di nuovo la voglia di cultura, di insistere per assimilare concetti che a molti possono sembrare aridi ma che per me sono alla base della comprensione del mondo in cui siamo costretti a vivere.

     Poi finalmente l'incontro con il CTA Zuccoli, amico di mio zio, ex V.V.A. e oggi architetto. Zuccoli sarebbe andato in pensione di lì a 15 giorni, tuttavia fece in tempo ad assegnarmi all'Ufficio Addestramento, dove mi trovai in compagnia di Marco Guarino, il V.V.A. responsabile e di Mirco Infussi, poi arruolato in Polizia. Fu la fine della mia vita da Vigile del Fuoco e l'inizio di un intenso periodo di studio che mi avrebbe portato a sostenere quell'esame all'inizio di Febbraio 1999, se gli eventi non avessero preso una direzione tanto inaspettata quanto logica, visti con l'occhio di chi ha vissuto un anno in quell'ambiente.

     Il venti Dicembre ottenni il pernotto fisso, dopodiché ci mandarono in licenza fino al tre Gennaio 1999.

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