La Dimora del Major
 


Parliamo di me
Mi presento
Maria Grazia
Il Pompiere
I miei gatti
Il parquet
Lettera per Ophelia
Album Fotografico
  APPRENDISTA


A.V.V.A. 1.
Imboscato 2.
Abbandonato 3.
Furiere 4.
Reattivo 5.
Trasferito 6.
Apprendista 7.
Consapevole 8.
Tenace 9.
Maestro 10.
Osservatore 11.
Latitante 12.


Il Major Pompiere
 

      Seguii con blanda ma sufficiente attenzione i vari eventi che si susseguivano con ritmo di certo non incalzante all'Ufficio Matricola. Ebbi modo soprattutto di prendere confidenza con alcuni programmi di gestione database, cosa fina ad allora a me ignota.
Potei apprezzare pure la differenza di stile tra il modo di affrontare il congedo da parte di Lucarini, 167° corso, e il Gatto e la Volpe. Ho un ottimo ricordo delle opinioni scambiate con Luca, il quale tranquillamente e senza alcuna forzatura ha atteso i suoi giorni di licenza per poi rientrare il sabato, quando davvero veniva soltanto a fare conversazione.

      Nel frattempo affinavo le tecniche di gestione del reparto Fascicoli Rossi, mandando quasi definitivamente in pensione RFR-DPS il quale, geloso della sua popolarità peraltro scarsa agli occhi di Mimmolo, mi complicava il lavoro omettendo alcuni particolari nelle spiegazioni, con la scusa che tanto io già sapevo fare quel lavoro.
Ci fu pure una simpatica discussione a proposito di alcune righe commentate su un programma e i conseguenti 400 fogli matricolari stampati male e buttati. Lo chiamai fuori per fargli presente il problema, lui per tutta risposta alzò la voce dicendo che la colpa era mia che non avevo controllato se lui aveva scommentato quelle righe. Disse questo rientrando in ufficio. Lo seguii allora ponendo il problema all'attenzione di tutti, ma non il caso specifico: il vero problema, ovvero la sua indolenza e il suo menefreghismo nei confronti non dico del lavoro (che non sarebbe nemmeno giusto) ma del prossimo, dove per prossimo intendo una persona che avrebbe dovuto continuare il suo lavoro.

      E il suo lavoro era talmente fatto con poca cura che dovetti riorganizzare tutto secondo un mio metodo, al di fuori dalle "procedure che vanno rispettate" a cui lui era sottomesso. Non aveva capito che le procedure possono anche diventare inadatte all'evolversi del lavoro e alla forma mentis di chi lo esegue. Chiaramente essendo io di tutt'altro stampo rispetto a lui ho dovuto ricreare daccapo un modo di lavorare, ottimale se fatto con criterio ma distruttivo se fatto con leggerezza.

      Nel frattempo Pancotti imparava sopratutto da Rispoli, mentre Pucci imparava da Nonno Cavina, il quale era maestro di lasciar fare. Si era pure scelto l'AVVA Buchicchio per la successione di De Santis, con grande gioia dell'Ufficio Matricola e del Dek che lo elesse subito suo nipotino preferito.

-> 8. Consapevole