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REATTIVO | ![]() |
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Imboscato 2. Abbandonato 3. Furiere 4. Reattivo 5. Trasferito 6. Apprendista 7. Consapevole 8. Tenace 9. Maestro 10. Osservatore 11. Latitante 12. Il Major Pompiere |
Ormai ero stufo di stare a casa il tempo necessario ad andare al bagno, e nonostante fossi conosciuto da tutti a Via Genova, non avevo comunque la possibilità di allentare un po'. Mi decisi a parlarne con Fionchetti, anche se mi costò molta fatica. Era un sabato mattina, mi disse che gli dispiaceva perdermi ma che non poteva andare contro i miei interessi. Se avessi avuto la possibilità di svolgere il servizio militare in maniera più leggera lui ne sarebbe stato felice. Un po' ci rimase male, mi disse che avrei dovuto parlargliene prima, che lui si sarebbe preso Luciano Stella (che nel frattempo si era trasferito...), ma che comunque mi avrebbe firmato la domanda. Corsi appena possibile a Capannelle, dove parlai col Dr. Corsetti, il quale sempre gentilissimo e disponibilissimo mi disse che avrebbe fatto carte false con Avigna per farmi assegnare di nuovo all'addestramento. Nel frattempo Fionchetti, a mia insaputa, si era dato da fare... Aveva incontrato il RA Mimmo Perna, e gli aveva raccomandato di prendermi con lui. Lo venni a sapere da Galotta, il VVA dell'infermeria, che era andato con Fionchetti alle Scuole per scegliersi i simpatici AVVONI per gli uffici del Comando di Roma. Mi fissò un appuntamento con Mimmolo, ci andai, tutto caruccio in drop, con la borsa. Alle 8.10 Mimmolo non era ancora arrivato, e io feci l'incauta mossa di chiedere a Kreolo della Matricola di poter lasciare la mia borsa in ufficio per andare a prendere un caffé al bar. Apriti Cielo. Kreolo della Matricola è un simpatico personaggio del quale avrò modo di parlare nei prossimi capitoli, una macchietta blasfema; un cultore di Onan, patrono del sesso totalmente sicuro; ultrà in incognito della Reggina. Insomma, 34 anni inutili. Quel giorno alla fine acconsentì a farmi lasciare la borsa in ufficio. Verso le 9 Mimmolo si fece vedere, e mi disse che molto probabilmente mi avrebbe fatto assegnare all'Ufficio Matricola. Io mi spaventai: guardai quei muri, era una giornata piovosa, e mi dissi che non avrei mai voluto passare sette mesi lì dentro. Tuttavia potei notare la gran calma che c'era rispetto a Via Genova: niente interfono, niente telefoni in continuazione, solo Kreolo che ogni tanto se la prendeva col buon Dio. Andai comunque dal Dr. Corsetti, e gli esposi i fatti. Lui non se ne curò molto, mi disse che l'importante era ottenere il trasferimento, e poi ci avrebbe pensato lui. Era ormai la metà di Aprile, e io avevo cominciato il mio countdown. Dopo le assegnazioni del 3 Maggio me ne sarei andato da quell'ufficio. Iniziai solertemente a preparare tutto, era ancora vivo in me l'incubo della mia immatricolazione. Non sarebbe successo ancora. Avrei organizzato tutto alla perfezione. Addirittura mi misi con Fionchetti e uno stradario a vedere quali erano le destinazioni più opportune per i poveri VVA del 170°, e alla fine, soddisfatto del mio lavoro, me ne andai 2 giorni in montagna per la festa del Primo Maggio, pronto ad adempiere per l'ultima volta all'oneroso compito. |
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